17 Dicembre 2005 |
Il napalm, il fosforo e i serragli politici
Carissimo Direttore, questa volta proponiamo una lettera un po’ "scomoda". Speriamo di poterla vedere pubblicata. Abbiamo assistito alle trasmissioni televisive di "Ballarò" e "Porta a porta" di martedì non riusciamo a trattenere la rabbia che c'è in noi. Vorremmo in qualche modo sfogarci. Sia chiaro che non desideriamo erigerla a "parafulmine", ma gradiremmo un suo pensiero su quanto riportiamo. Incominciamo con "Ballarò":
le scene dei confetti al Napalm che i marines lanciavano indiscriminatamente sulle capanne vietnamite sono state a dir poco sconcertanti. Colpire nel mucchio. Colpire su tutto ciò che si muove. Non sapere neanche quanti morti determina ognuno di quei maledetti "confetti esplosivi". Non sapere quanti feriti restano per terra, agonizzanti, sofferenti, senza aiuto, ......per questi ultimi resta solo l'unica speranza di morire al più presto per porre termine alla sofferenza. Vincere la guerra; perdere la guerra: ecco "il dilemma". Non importa a quale prezzo. Non importa cercare la verità;obiettivo primario arrecare il massimo danno possibile alla controparte; annientarla. Le successive scene televisive hanno mostrato i "bombardamenti intelligenti" che sono stati recentemente effettuati in Iraq. Qui si è visto un aspetto che, almeno per noi, è risultato del tutto nuovo. Ci riferiamo all'uso del "fosforo bianco". Le scene sono apparse orribili ed allucinanti. Il commento vocale spiegava che l'effetto di tali ordigni colpiva chi si trovava nel raggio di qualche centinaio di metri. La caratteristica principale di tali armi di distruzione di massa consiste nel "fondere" le cellule che contengono acqua. Si poteva pertanto osservare che i cadaveri si presentavano con i vestiti pressoché "intonsi" e il corpo "fuso"; un piccolo ammasso di ossa coperto da un vestito; un volto in cui restano evidenti soltanto i denti; non diciamo altro perché le scene mostrate sono apparse raccapriccianti. Indegne di una società civile. Nella nostra mente si sono affollate tante domande, forse troppe. Siamo davvero confusi. Chi possiede le armi di distruzioni di massa? Quelle sopra descritte lo sono? Veniamo ora alla trasmissione "Porta a Porta": Tema: è iniziata la campagna elettorale? Presenti alcuni parlamentari (di maggioranza ed opposizione) che, ovviamente, tiravano l'acqua ognuno verso il proprio mulino. Il clima è andato via via riscaldandosi e i toni vocali si esprimevano in decibel sempre più elevati. La cosa che dava maggiormente fastidio all'ascoltatore era l'accavallarsi di repliche con voci sempre più concitate per tentare di sopravanzare il tono dell'interlocutore che in quel momento stava esponendo le sue tesi. Ad un certo punto uno dei presenti ha appioppato del "maleducato" al parlamentare che era intervenuto per chiarire un concetto e dopo qualche minuto lo ha apostrofato con il termine "ignorante". Lo studio televisivo sembrava essersi trasformato in un serraglio di bestie feroci in cui il conduttore non riusciva ad assumere il ruolo del domatore in grado di riportare quel tratto di bon ton che i candidati alla guida di un Paese come l'Italia dovrebbero avere nel loro DNA. I discorsi fatti un po’ da tutti erano costituiti unicamente da atti di accusa verso "l'altro" per quanto fatto "di male" da cinque anni a questa parte o "in precedenza". Non una seria indicazione programmatica su quanto veramente serve per riportare il nostro Paese in una condizione di maggiore competitività. Non una programmazione concreta su come agire per dare voce a coloro che oggi non ne hanno; non una indicazione su come far riemergere le offuscate creatività e fantasia del "made in Italy"; non una parola sul "sociale" (asili nido, assistenza anziani, exstracomunitari spesso "vaganti" in strada, assistenza sanitaria (con liste di attesa almeno "accettabili"). Ad un certo punto nello studio televisivo è risuonato un fermo disappunto del presentatore che ha affermato (speriamo di ricordare bene le parole): "SE NON AVETE RISPETTO TRA DI VOI ABBIATELO ALMENO PER I TELESPETTATORI CHE CI STANNO ASCOLTANDO". Un plauso per questa affermazione. E' stata la cosa più bella di tutta la trasmissione. Eppure tra qualche mese dovremo andare a votare. Tra i presenti "nel serraglio" sopra descritto (o in altri prossimi serragli) chi sceglieremo?
Oreste Avagliano
AMARA CONSTATAZIONE ODIERNA: DOPO QUELLA SCELTA, ORA NE DOBBIAMO FARE UN'ALTRA. QUALCUNO HA DEI SUGGERIMENTI?